Chi possiede un sottotetto o un ultimo piano ad uso soffitta può ristrutturarlo, guadagnando nuovi spazi abitabili o ricavando stanze in più da collegare all’abitazione esistente. Il tutto senza dover affrontare un trasloco, approfittando dell’incentivo fiscale del 50% per la ristrutturazione e aumentando il valore della casa in cui vive.

Lo stesso vale per chi già possiede una mansarda abitabile, ma decide di  inserire nuove finestre per tetti.

 

A chi spetta la detrazione?

A beneficiare delle agevolazioni non sono solo i proprietari dell’immobile, ma anche inquilini, usufruttuari, familiari e conviventi a patto che paghino le spese e che fatture e bonifici risultino intestati a loro, i soci di cooperative divise e indivise, le società semplici, le imprese familiari, gli imprenditori individuali e le società di persone commerciali per gli immobili patrimoniali.

 

Quali adempimenti sono necessari?

Prima di iniziare con i lavori è necessario inviare alla Asl competente una comunicazione con raccomandata in cui si segnala l’inizio dei lavori di ristrutturazione.

 

Quali interventi sono ammessi?

Non è necessario ricorrere a demolizioni per accedere all’agevolazione. Infatti tra i lavori possono essere considerati piccoli interventi come l’installazione di porte blindate o di impianti antifurto, nuovi impianti elettrici o idraulici, la realizzazione di autorimesse, gli interventi di bonifica dall’amianto, l’abbattimento delle barriere architettoniche  o l’adozione di misure antisismiche. Per quanto riguarda i mobili il rimborso è limitato all’acquisto di arredamento dell’immobile oggetto di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, purché acquistato entro il 31 dicembre 2017.

 

Come si richiede il contributo?

Per usufruire della detrazione del 50% fanno fede le date dei pagamenti, che devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2017 tramite bonifico bancario o postale “parlante” in cui siano quindi chiaramente indicati la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o partita Iva di chi beneficia del pagamento. L’agevolazione va inserita nella dichiarazione dei redditi insieme ai dati catastali dell’immobile e corredata dai documenti giustificativi di spesa. Il rimborso verrà quindi ripartito equamente in 10 anni.

Non c’è bisogno di consulenza da parte di tecnici, può provvedere a tutto il privato. Serve però la certificazione degli infissi da parte del produttore che è scaricabile dal sito.

Se sostituisci le tue vecchie finestre fino al 31 dicembre 2017 potrai usufruire della detrazione del 65% per la riqualificazione energetica.

Chi vuole sostituire vecchie finestre per tetti VELUX con finestre a risparmio energetico può iniziare i lavori senza chiedere permessi. L’importante è che gli infissi siano della stessa dimensione di quelli precedenti.

Non c’è bisogno di consulenza da parte di tecnici, può provvedere a tutto il privato. Serve però la certificazione degli infissi da parte del produttore che è scaricabile dal sito.

 

A chi spetta la detrazione?

I beneficiari sono tutti i contribuenti che sostengono le spese per gli interventi di riqualificazione energetica e che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto d’intervento (persone fisiche, professionisti, società e imprese), gli inquilini, i condomini, i titolari di un diritto reale sull’immobile e chi detiene l’immobile in comodato. La detrazione spetta anche a familiari e conviventi a patto che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori, e che fatture e bonifici risultino intestati a loro.

 

Quali adempimenti sono necessari?

E’ obbligatorio inviare per via telematica all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, tutta la documentazione necessaria a seconda della tipologia di intervento  (copia dell’attestazione di certificazione o qualificazione energetica, scheda informativa degli interventi realizzati, asseverazione di un tecnico abilitato). La data di fine lavori, dalla quale decorre il termine per l’invio della documentazione all’Enea, coincide con il giorno del cosiddetto “collaudo” (e non di effettuazione dei pagamenti).

 

Quali interventi sono ammessi?

I lavori ammessi all’agevolazione fiscale riguardano la riqualificazione energetica di edifici esistenti e comprendono la sostituzione di finestre e infissi, l’isolamento delle pareti opache, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Per ciascuna tipologia d’intervento è previsto un limite di spesa che si è ridotto rispetto alla precedente detrazione del 55%.

 

Come si richiede il contributo?

Per usufruire della detrazione del 65% fanno fede le date dei pagamenti che devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2017. I pagamenti devono avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario o postale “parlante” in cui siano chiaramente indicati la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o partita Iva di chi beneficia del pagamento. L’agevolazione va inserita nella dichiarazione dei redditi insieme ai dati catastali dell’immobile e corredata dai documenti giustificativi di spesa. Il rimborso verrà quindi ripartito equamente in dieci anni.